This site uses cookies. By continuing to browse the site you are agreeing to our use of cookies.

  • PRIVATE FOR PUBLIC

  • AND PUBLIC FOR PRIVATE

EUSALP: laboratorio di idee pro "Olimpiadi 2026"? - Francesco Anesi, Coordinatore Istituzionale Hackathon FIGC

EUSALP: laboratorio di idee pro "Olimpiadi 2026"?

"Nomina sunt consequentia rerum". O meglio – o forse, le azioni sono conseguenze delle idee e dei pensieri. Un pensiero sono le Olimpiadi "Milano-Cortina" 2026. Un'idea (di multi-level governance) è EUSALP. Le due si sono intrecciate e da questa combinazione potrebbe fiorire un laboratorio di pensiero pro 2026, pro EUSALP e pro Unione Europea.  

"EUSALP è la Strategia Macro-Regionale Alpina dell'Unione Europea. Coinvolge 7 Paesi e 48 Regioni. È un'esperienza di cooperazione europea che nel 2019 è guidata dalla Presidenza dell'Italia con la gestione operativa della Regione Lombardia" – ci spiega il Ministro Plenipotenziario Marco Peronaci (Coordinatore Nazionale EUSALP, Ministero Affari Esteri).

E continua: "Un'iniziativa sullo sport grazie alla leadership italiana e grazie alla condivisione con tutti gli stakeholders di EUSALP è stata attivata sin da febbraio nella prospettiva di realizzare un evento ad hoc su sport, giovani e innovazione nella dimensione alpina in occasione del Forum Annuale. EUSALP è una piattaforma di incontro e lo sport può essere un volano di progettualità. L'Italia ed EUSALP in generale sono Paesi a forte vocazione sportiva e vogliamo valorizzare questa dimensione sportivo-innovativa attraverso sinergie di progetti sull'arco alpino, partendo da Milano e dallo EUSALP Annual Forum fino alle Olimpiadi 2026, passando per i Giochi Olimpici Giovanili 2020 di Losanna, le Universiadi Invernali di Lucerna 2021 ed i Campionati Mondiali di Sci Cortina 2021 e una serie di eventi internazionali ospitate dal territorio EUSALP".

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha battezzato questo incrocio positivamente: Le regioni alpine italiane rappresentano "un motore per l'Europa in tutti i campi, incluso quello sportivo", dichiarando che l'assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano-Cortina, "rappresenta già un risultato in sé ma siamo convinti che, quando lo avremo realizzato, sarà un successo per l'Italia intera".

Giovedì e venerdì scorso, per la prima volta nella storia dell'Unione Europea, una macro-strategia regionale dell'Unione Europea ha inserito il tema dello sport nella più alta agenda internazionale. È stato fatto a Milano a Palazzo Lombardia in occasione del Forum Annuale di EUSALP. 

Questo era stato condiviso dal Vice-Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Mario Tonina, che aveva pensato alle Olimpiadi 2026 come un obiettivo strategico per la Macroregione alpina, dove si potevano aprire nuove prospettive su sport, giovani e innovazione, in vista degli obiettivi dell'Agenda 2030. "Sta a noi cogliere questa occasione unica, per lanciare ad esempio una piattaforma digitale per lo scambio e la divulgazione di buone pratiche, allineandoci alle priorità dell'Unione Europea e dare un nuovo slancio ad EUSALP. Vorrei che quelle del 2026 venissero ricordate come le Olimpiadi sostenibili e che lasciassero sui nostri territori delle prospettive concrete per il futuro" aveva dichiarato Tonina.

Lo ha dimostrato il Mountain Hack Europeo - l'hackathon/maratona di innovazione di EUSALP, coordinata dal MIUR (Ministero per l'Istruzione, per l'Università e per la Ricerca) e da UNIMONT dell'Università di Milano, dove 96 studentesse e studenti di tutto l'arco alpino ed hanno pensato al futuro, interrogandosi per tre giorni di lavoro e cercando soluzioni di sviluppo sostenibile per il futuro di EUSALP.

La riflessione pubblica si è focalizzata sulle Olimpiadi 2026, sui campioni e sulle idee del futuro. Capitanati da Gianni Merlo (23 Olimpiadi di cui 12 Invernali – da giornalista), hanno partecipato alla riflessione quattro campioni olimpici come Antonio Rossi, Ippolito Sanfratello, Antoine Deneriaz ed Antonella Bellutti – assieme a Giorgio Rocca. Hanno discusso dei "Giochi Olimpici Invernali come opportunità macro-regionale da qui al 2026". 

Abbiamo celebrato le nostre Olimpiadi, le Olimpiadi "Milano-Cortina" 2026, ed Antonio Rossi (Sottosegretario ai Grandi Eventi Sportivi della Regione Lombardia) lo ha fatto in maniera inclusiva, aprendo una riflessione che può essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni, per i giovani e per tutta la nostra Community.

Le Olimpiadi Invernali sono nate nelle Alpi, in Francia, a Chamonix nel 1924 - ce lo ricordava Gianni Merlo – e le Alpi sono "culla delle Olimpiadi" poiché hanno ospitato 11 edizioni dei Giochi Olimpici Invernali: Francia, Svizzera, Germania, Austria ed Italia...5 su 7 Stati Membri di EUSALP hanno un patrimonio comune da valorizzare.

Perché non valorizzare questo patrimonio comune attraverso lo sport? Ce lo ha ricordato la due volte campionessa olimpica Antonella Bellutti (ora BeActive Ambassador dell'Unione Europea), "lo sport è un linguaggio universale, che cattura l'immaginazione di tutta una Comunità e soprattutto dei Giovani, e può essere volano di crescita, di innovazione e di sostenibilità".

Questo si ritrova nel dossier di candidatura olimpica di "Milano-Cortina" 2026: 

Obiettivo 2 – Lo sviluppo sostenibile e la cooperazione nella macro-regione alpina; 

Obiettivo 4 – Le Alpi come fondamentale Sport Hub.

E questo non è solo un obiettivo italiano, è un obiettivo, un traguardo ed una prospettiva internazionale.

In prospettiva, EUSALP può giocare un ruolo strategico per i giovani e per lo sport – anche nel creare una legacy strategica da oggi al 2026, e non solo per Milano e per Cortina - ma ricordiamoci che questa è un'Olimpiade delle Alpi, un'Olimpiade dei Territori, un'Olimpiade delle Comunità...

Questo è in linea anche con anche con l'Agenda 2020 del Comitato Olimpico Internazionale: Octavian Morariu, Presidente della Commissione di Valutazione del CIO per le candidature 2026, ha scritto – proprio all'Huffington Post – "sport, innovazione e sostenibilità sono al cuore ed al centro dell'Agenda 2020" e si è dichiarato impressionato dalle Persone e dalla Comunità di Persone di Milano-Cortina e dal binomio sport ed innovazione.

Si registra su questo versante un certo attivismo sportivo-innovativo di Milano sulla questione e ne sono testimoni i due seminari de Il Foglio "Lo Sport oltre lo Sport" e della European Association of Public-Private Partnership

Al primo hanno partecipato Giovanni Malagò (Presidente CONI), Martina Cambiaghi (Assessore a Sport/Giovani di Regione Lombardia), Iacopo Mazzetti (Assessorato allo Sport, Comune di Milano), Andrea Abodi (presidente Credito Sportivo) ma anche Filippo Tortu, Milan ed Internazionale. Al secondo, più tecnico su public-private partnership, Roberto Daneo (che ha presentato la candidatura 2026 ed i suoi "segreti"), la Prof.ssa Sara Valguzza (UniMi) e Luigivalerio Sant'Andrea (Commissario del Governo per Cortina 2021). 

Nel primo Giovanni Malagò ha sottolineato come l'Agenda 2020 del CIO abbia permesso flessibilità e creatività alla candidatura Milano-Cortina 2026 e come le Olimpiadi "possano trascinare ulteriormente una città che già aveva tanti cavalli e molti cilindri" – ma in particolar modo, colpisce Fabio Pagliara (Sec Gen Fidal/Federazione Internazionale di Atletica Leggera) quando parla di FIL (Felicità Interna Lorda, anziché di PIL/Prodotto Interno Lordo) legato al benessere, allo sport ed alla cultura sportiva. Ed Andrea Abodi (Presidente Istituto per il Credito Sportivo) quando parla di capitale umano, giovanile e cultura sportiva; di presupposti concettuali e culturali; di infrastrutture fisiche ma ancor più immateriali; di nuova generazione come nuovo paradigma, nuovo linguaggio e nuovo alfabeto. Rilancia Abodi, sottolineando che bisogna avere chiari obiettivi, strumenti e senso del tempo: una "determinazione feroce" ed una "agenda incalzante", bisogna giocare di squadra – dice – e questo dovrebbe diventare un modello culturale e concettuale per il Sistema Italia. Annuncia accordi con BEI (Banca Europea per gli Investimenti) e CdP (Cassa Depositi e Prestiti), apre ad un modello partecipativo per fare rete in montagna e guarda con senso di fiducia ai luoghi di educazione ambientale. 

Concordo con lo spirito di Abodi ma apprezzo anche il seminario tecnico per capire la complessità delle situazioni – soprattutto nella figura di Giovanni Bocchieri (Direttore Promozione Socio-Economica Olimpiadi 2026 della Regione Lombardia): già perché anziché creare l'evento prima e pensare alla legacy poi (come forse, sbagliando, fece Torino 2006 – si veda Report della settimana scorsa), ora si ragiona di legacy e di ricadute socio-economiche prima dell'evento. E lo si fa con un'unità speciale in capo al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Colpisce l'umiltà intellettuale di Bocchieri (che ascolta e pensa in prospettiva, parlando poco), il pragmatismo ("bisogna capire come massimizzare un evento che si innesta su una piattaforma e su un territorio da gestire"...) e ciò che si potrebbe definire "effetto irradiazione" (con le Olimpiadi arriveranno anche opere pubbliche, e non si tratta di acqua nel deserto ma – metaforicamente – di capire un contesto, in un ambiente già irrigato). Ma colpisce anche il pensiero sistemico e di squadra che queste Olimpiadi 2026 hanno creato nell'amministrazione pubblica alpina ed EUSALP: le Olimpiadi 2026 hanno pervaso i piani di programmazione economico-finanziaria e questi sono focalizzati sulle Olimpiadi 2026. 

Si tratta di un'occasione extra-ordinaria per il Sistema Italia, per il CIO – ma anche per EUSALP, che può diventare un laboratorio di idee pro Olimpiadi 2026 e pro Europa

Anche perché – forse – questo può essere un unicum: sta a noi capire come ottimizzare le idee e le azioni e minimizzare i rischi...perché aveva ragione il filosofo danese Søren Kierkegaard quando sosteneva che "La vita può essere capita solo all'indietro ma va vissuta in avanti". 

Nessuna caccia alle streghe ex ante – quindi...ma rigorose valutazioni in itinere ed ex post. L'occasione internazionale è grande e si può decidere di cercare di coglierla o lasciarla a sé stessa. "Dreaming Together" è stato il motto della candidatura olimpica – e, ricordiamo, "the future belongs to those who believe in the beauty of their dreams" (Eleanor Roosevelt).